Dopo settimane di silenzio ti sei fatto vivo: sono qui. Sono qui vicino a te.
“Pranziamo insieme?”
“Certo .. Perché no.”
No perché mi hai usato, prestato, scopato, strappato..quindi no, non dovrei. E invece sono qui.
Mangiamo, parliamo, ridiamo, beviamo. Siamo sempre noi. E quel legame per aver condiviso certe esperienze.. Non siamo amici, non lo saremo mai, ma siamo legati.
“Sei bella. Sei sempre più bella.” E i tuoi occhi sono sulle mie cosce, nell’aria in mezzo alle mie ginocchia, verso l’alto. “Con chi scopi?” – “Non sono affari tuoi, magari con nessuno”.
Ai tuoi occhi si sostituisce la tua mano.
Ti fermo la mano. Mi prendi per mano.
Ti sei alzato. Potevi andare via offeso e invece hai baciato la mia mano e mi hai fatto alzare portandomi all’interno.
Pensavo: non voglio, mentre ti seguivo. Pensavo non devo, mentre aprivo la porta del bagno. Pensavo mi. farà godere .. E ti sbottono i pantaloni. Mi siedo su di te e ti scopo.
Buon appetito..